Perché il Balance of Performance (BoP) è stato ridotto al minimo per la 24 Ore di Le Mans 2024, garantendo una competizione più equilibrata.
La FIA ha annunciato che per l’edizione 2024 della 24 Ore di Le Mans, il Balance of Performance (BoP) sarà ridotto al minimo. Questo provvedimento, definito attraverso un comunicato, mira a garantire una competizione più equa, consentendo di valorizzare al meglio le capacità di ogni costruttore. Gli organizzatori hanno deciso di limitarsi al primo dei tre passaggi previsti per la definizione del BoP, una scelta che potrebbe trasformare radicalmente la dinamica della gara.
Cos’è il BoP
Il Balance of Performance (BoP) è uno strumento utilizzato dalla FIA per uniformare le prestazioni delle diverse vetture in competizione, riducendo le disparità tecniche tra i partecipanti. Questo processo mira a creare un campo di gara più livellato, limitando le spese e lo sviluppo eccessivo delle auto. Tuttavia, è importante chiarire che il BoP non agisce sulla prestazione operativa delle vetture, ossia le strategie di gara, la gestione delle gomme, i tempi di pit-stop o la guida dei piloti. Il BoP si concentra esclusivamente sul potenziale prestazionale dei veicoli, livellando le caratteristiche di progetto senza intervenire sulle performance effettive in pista.
La definizione del BoP solitamente si articola in tre fasi principali. La prima fase riguarda l’analisi dei parametri di omologazione, dove vengono misurati gli indicatori aerodinamici delle vetture in galleria del vento. Questi parametri devono rientrare in finestre di carico ed efficienza aerodinamica stabilite dal regolamento tecnico. Nonostante queste misure siano precise, possono emergere differenze dovute agli inevitabili errori di correlazione tra i test in galleria del vento e le condizioni reali in pista.
La seconda fase, nota come ‘equivalenza delle piattaforme’, prevede l’applicazione di correzioni al BoP per le diverse categorie di vetture, come Hypercar e LMDh, uniformando ulteriormente le prestazioni. La terza e ultima fase, chiamata ‘compensazione tra i costruttori’, interviene sulle singole vetture basandosi sui dati raccolti durante le gare. Questi aggiustamenti, però, non sono sempre necessari e vengono applicati solo se vi sono sufficienti evidenze che giustificano un intervento.
Le Mans 2024: una nuova sfida
Per la 24 Ore di Le Mans 2024, gli organizzatori hanno deciso di basarsi esclusivamente sui dati raccolti durante l’ultima edizione della gara. Questa scelta ha portato a limitare il BoP ai soli parametri di omologazione, evitando ulteriori aggiustamenti. Una novità introdotta quest’anno è la regolazione della potenza massima delle vetture sopra i 250 km/h. Mirata a livellare le velocità di punta senza influire sulle fasi di accelerazione.
Questa riduzione del BoP promette una competizione più equilibrata, permettendo a ogni costruttore di dimostrare il proprio valore senza che le differenze tecniche incidano eccessivamente sul risultato finale. L’attesa è alta e gli appassionati sperano di assistere a una gara emozionante e combattuta, in linea con la grande tradizione della 24 Ore di Le Mans.